Camminando per le strade dei paesi dell’Asia centro meridionale, è molto comune vedere persone con la faccia cosparsa di una polvere giallina: il thanaka.
Questa usanza ha origine in Myanmar. Qui gli uomini, le donne ed i bambini erano soliti utilizzare questa miscela su viso e braccia. Le donne in particolare, venivano ritenute più belle.
Col tempo però, la tradizione si è modificata e ad oggi il Thanaka è usato quasi solamente da donne e bambini.
Tuttavia, con lo sviluppo dell’Asia e il diffondersi delle pratiche e dell’estetica occidentale, sempre più persone hanno abbandonato questa abitudine.
Per esempio, adesso in Myanmar chiunque è libero di applicare il Thanaka, anche sul lavoro. Tuttavia in occasione di eventi lavorativi importanti, talvolta, è espressamente richiesto di non utilizzarla.
Comunque, se da un lato questa pratica è in via di estinzione, dall’altro si sta diffondendo nei paesi limitrofi come Thailandia e Cambogia.
Perciò sorge la domanda:
perché la gente, al di là della tradizione, si cosparge la faccia di polvere gialla?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul Thanaka.
COS’È IL THANAKA?
Il Thanaka è una polvere, ottenuta da due piante: Limonia acidissima ed Hesperethusa crenulata.
Entrambe appartengono alla famiglia delle Rutacee, la stessa dei comuni alberi di agrumi.
Queste due specie però sono tipiche della Cina e dell’Asia centro-meridionale, come Myanmar, isole Adaman, Thailandia, Vietnam, India, Bangladesh e Sri Lanka.
H. crenulata e L. acidissima hanno aspetto simile e sono degli alberi di altezza variabile dai 7 ai 9 metri. Le foglie hanno forma ovale. I fiori di H. crenulata sono composti da quattro petali bianchi, mentre quelli di L. acidissima sono di colore rosso.
I frutti sono globosi, con diametro tra i 5-6 centimetri, e di colore marrone chiaro.
COME SI OTTIENE?
La polvere si produce a partire dai rami più grossi delle due piante.
Vengono quindi tagliati in pezzi di lunghezza variabile. Una delle estremità viene inumidita con dell’acqua e sfregata, su un piattino di pietra o una lastra laccata con resina locale, con movimenti circolari.
Immagine tratta da Wangthong et al. 2010
In questo modo si ottiene una sorta di crema, che viene direttamente applicata sul corpo.
In Asia, i pezzi di tronco già tagliati si trovano comunemente in vendita nei mercati o già polverizzati in barattoli, in qualsiasi negozio.
I BENEFICI DEL THANAKA
Il motivo per cui ancora oggi è utilizzato e comunemente venduto in Asia, è che il Thanaka possiede una lunga lista di effetti benefici per la pelle.
Ecco la proprietà di questa polvere:
- protezione solare: nell’Asia centro-meridionale il sole è molto forte tutto l’anno. Le popolazioni locali però non utilizzano creme solari ma, da sempre, si proteggono con il Thanaka. È stato dimostrato infatti che ha un efficace potere protettivo contro le radiazioni Uv. Studi hanno anche evidenziato che possiede una blanda capacità di inibizione della tirosinasi, un enzima coinvolto nell’insorgenza del melanoma;
- antibatterico e antinfiammatorio: è utilizzata nella cura di irritazioni della pelle, acne o altre infiammazioni;
- rinfrescante: mantiene la temperatura della pelle costante, evitandone il surriscaldamento;
- idratante: evita l’evaporazione eccessiva di acqua dalla cute, prevenendone la disidratazione;
- antiossidante: protegge dall’invecchiamento cutaneo;
- purificante: protegge la pelle da tutte le impurità dell’aria come polveri, terra ed altro;
- repellente per zanzare: ricerche hanno dimostrato che questa polvere esercita una leggera funzione repellente verso le zanzare, aumentata in combinazione con il deet (il comune Autan), fino a dieci ore. Questa caratteristica è fondamentale in molte aree dell’Asia, in quanto sono ancora diffuse malaria, dengue ed altre patologie trasmesse dagli insetti.
In altre parole, è come sette dei nostri prodotti per la pelle, in uno.
Ed è completamente naturale!
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